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Il progetto LIFE-SAVE

LIFE-SAVE (Solar Aided Vehicle Electrification, LIFE16 ENV/IT/000442) è un progetto finanziato dal programma europeo LIFE per lo sviluppo e l’industrializzazione del sistema per convertire le auto in veicoli ibridi-solari plug-in, con costi molto ridotti rispetto all’acquisto di un nuovo veicolo ibrido o elettrico. Lo scopo del progetto LIFE-SAVEpartito nel settembre 2017 e da completarsi a settembre 2020, è quello di produrre una versione di tale tecnologia pronta per essere immessa sul mercato (TRL=9). In parallelo, obiettivo qualificante di LIFE-SAVE è favorire la costituzione di un soggetto societario tra i partner del progetto per portare avanti l’industrializzazione e la commercializzazione del prodotto.

Le motivazioni

Attualmente i mezzi di trasporto sono responsabili del 63% del consumo di petrolio globale e del 29% delle emissioni di CO2 e ottenere un trasporto più efficiente, flessibile e più sicuro (e meno invasivo) per l’ambiente è ormai un obiettivo irrinunciabile. L’Unione Europea si sta impegnando a raggiungere un tetto massimo di emissioni di CO2 pari a 95g/km entro il 2020 e con ulteriori restrizioni previste entro il 2025 (68-78g/km). La Direttiva per la Qualità dell’Aria del 2008 ha inoltre limitato le emissioni di ossido di azoto (NOx) e tutti i maggiori paesi dell’Europa desiderano raggiungere un più alto grado di indipendenza energetica e realizzare un sistema di trasporti non più basato soltanto su un intenso utilizzo del petrolioLe statistiche evidenziano, inoltre, una crescita del numero di veicoli elettrici nell’Unione Europea, motivata dalla scelta dei consumatori e da un’industria automobilistica in piena transizione.

Una soluzione sostenibile e realizzabile

L’opzione migliore sarebbe l’auto elettrica, ma restano da superare diversi problemi. Soprattutto, una conversione di massa alle auto elettriche non è realizzabile nel breve termine, per vari motivi:

  • sarebbe necessaria una crescita notevolissima della produzione elettrica, e ottenuta da fonte rinnovabile (altrimenti si vanificherebbe l’obiettivo di riduzione della CO2);
  • la potenza di ricarica delle batterie è ancora troppo bassa, e quindi i tempi per la ricarica sono molto più alti (anche di un fattore 100!) rispetto a quelli ai quali siamo abituati con i veicoli a motore;
  • l’attuale rete elettrica sarebbe messa in crisi da un ricorso generalizzato alla ricarica dei veicoli elettrici, prima di profondi adeguamenti della struttura di rete e della sua “filosofia” (Smart-Grid).

I veicoli ibridi sono certamente una buona soluzione nel breve e medio termine alla domanda di auto che consumino ed inquinino di meno. Ma anche in questo caso una transizione di larga scala alla trazione ibrida si scontrerebbe con alcuni problemi: il costo delle auto ibride, più costose delle auto tradizionali, e soprattutto la necessità di rottamare buona parte del parco circolante, spesso costituito da vetture ancora in buone condizioni.
Il sistema consente invece di convertire le auto in veicoli ibridi-solari con un costo contenuto, consentendo quindi di ridurre consumi ed emissioni, di accedere alle zone a traffico limitato, di incrementare autonomia e prestazioni del veicolo, e di evitare la rottamazione di auto spesso ancora in buone condizioni, permettendone il riuso, che è uno dei pilastri della sostenibilità.

La trasformazione dei veicoli in auto ibride-solari plug-in o in elettriche è infatti una delle migliori opzioni in termini di sostenibilità, come dimostrato da recenti studi scientifici secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment).

Inoltre, la conversione in ibrido-solare risponde inoltre a molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile (RDG) delle Nazioni Unite. Un’analisi dettagliata dell’impatto del progetto LIFE-SAVE sugli indici di sostenibilità RDG è a questa pagina.

Il sistema ha numerosi vantaggi rispetto alle possibili alternative: clicca qui per un’analisi dettagliata.

Il Programma LIFE

LIFE è lo strumento finanziario della Comunità Europea per supportare i progetti che favoriscono la tutela dell’ambiente, della natura e del clima.

Realizzato nella sua prima edizione del 1992, LIFE è uno dei programmi “storici” dell’Unione Europea. Nell’attuale fase di programmazione 2014-2020, il programma LIFE sostiene l’attuazione del Settimo programma d’azione per l’ambiente (Decisione n. 1386/2013/UE del 20/11/2013) “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta”. È suddiviso in due componenti principali: un sottoprogramma “Ambiente” e un sottoprogramma “Azione per il clima”, a loro volta organizzati in settori prioritari e tipologie di azione.

Dal 1992 Life ha co-finanziato oltre 4500 progetti. Per il periodo 2014-2020, Life contribuirà con circa 3.4 miliardi di euro alla tutela dell’ambiente e del clima.

La Commissione Europea regolamenta e coordina le attività del programma LIFE, implementandone molte attività e settori all’interno dell’Agenzia Esecutiva per le Piccole e Medie Imprese (EASME) che ne determina le modalità di attuazione e la sua attuazione (gestione dei bandi, aggiudicazione delle proposte, gestione dei progetti, monitoraggio e valutazione).

La gestione strategica del programma (definizione di bilancio, obiettivi e priorità) spetta a due Direzioni Generali della Commissione europea, la DG Ambiente per il sottoprogramma “Ambiente” e la DG Clima per il sottoprogramma “Azione per il clima”. Il Fondo di Investimento Europeo controlla gli strumenti e le modalità finanziarie attraverso le quali le imprese possono beneficiare del supporto di LIFE.

Il sistema di valutazione dei progetti di LIFE è stato pianificato dalla Comunità Europea, e pone particolare attenzione al contributo del progetto stesso a favorire miglioramenti ambientali, economici e sociali a medio e lungo termine. Il grado di innovazione, l’aderenza alle politiche per la protezione dell’ambiente e il rapporto costi/benefici sono i criteri chiave per poter valutare positivamente un progetto da finanziare.