progetto LIFE-SAVE

Il progetto LIFE-SAVE arriva in Uzbekistan

Siglato accordo tra l’Uzbekistan e la nuova start-up fondata dai partner

I progetti nascono da qualche parte e poi viaggiano sulle loro gambe. O sulle loro ruote, qualche volta. Partendo da Salerno, passando per Piemonte ed Emilia, il progetto LIFE-SAVE arriva adesso nell’Asia Centrale, area in forte sviluppo.

L’accordo di collaborazione è stato siglato a Roma, il 6 giugno scorso, con la “Agency for Innovative Development” dell’Uzbekistan, rappresentata dal direttore Olimjon Tuychiev. La firma per l’Italia è avvenuta a nome di SunMotive, rappresentata dal CEO Gianfranco Rizzo. La start-up, fondata da eProInn e ATS (Mecaprom), entrambe partner del progetto LIFE-SAVE, è un esito del progetto stesso. Il suo obiettivo è quello di portare sul mercato il kit di conversione delle auto convenzionali in veicoli ibridi-solari sviluppato grazie al finanziamento europeo.

La firma è avvenuta nel corso del “Business Forum Italia-Uzbekistan”, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con ICE Agenzia e Confindustria, al fine di definire una Joint Venture per la conversione ecologica delle auto in veicoli ibridi e ibridi-solari. L’accordo accelera il processo di industrializzazione del kit, che in Italia è ritardato da alcuni limiti di carattere legislativo.

Nel corso dell’incontro, che si è svolto presso la sede di Confindustria di Roma, i partner uzbeki hanno potuto vedere e testare l’ultimo prototipo del progetto (la VW Polo in foto).

progetto LIFE-SAVE
Gianfranco Rizzo, CEO di eProInn, intervistato dalla tv uzbeka in seguito alla stipula dell’accordo

Perché l’Uzbekistan

Perché proprio l’Uzbekistan? Si tratta del Paese più popolato dell’Asia Centrale e con un PIL in costante crescita dal 1996. L’interscambio commerciale è cresciuto del 32% rispetto allo scorso anno (raggiungendo i 535,4 milioni di euro) con un ruolo preponderante dell’export italiano, che nel 2022 ha reso l’Italia il 2° partner commerciale europeo del Paese centro-asiatico.

Lo sviluppo economico e la densità di popolazione hanno contribuito al peggioramento della qualità dell’aria: un problema di ordine globale, che non conosce confini, a cui si accompagna la necessità, sempre più impellente, di adoperarsi per contenerlo. La tecnologia di conversione proposta è pensata per rispondere proprio a questo tipo di necessità, inserendosi in un contesto in cui la possibilità di optare per altre soluzioni (come l’acquisto di nuovi veicoli ibridi o elettrici) è limitata a causa di diversi fattori (infrastrutturali ed economici).